Secondo la legge italiana (Cfr. Art. 587 C.C.) il testamento è quell’atto con cui si dispone delle proprie sostanze, per il tempo in cui taluno avrà cessato di vivere.
Pertanto l’espressione “testamento biologico” appare fuorviante, trattandosi (come nel modello fornito) di disposizioni relative ad un particolare momento in cui si è ancora in vita, magari privi della possibilità di comunicare le proprie scelte sulle cure, compresa l’interruzione del trattamento.
In attesa di una legge specifica, attualmente al vaglio del parlamento, qualsiasi valutazione sulla validità di tali dichiarazioni va fatta alla luce dei casi Englaro, in Italia, ed al recentissimo caso Lambert e altri c. Francia (che richiama due precedenti italiani alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo Giuliani e Gaggio c. Italia e Calvelli e Ciglio c. Italia), di cui consigliamo la lettura.
Ricordiamo che l’eutanasia attiva (es. somministrare un farmaco letale per aiutare a morire con il minor dolore possibile) è un reato previsto e punito dal codice penale all’art. 579 C.P., seppure in forma meno grave dell’omicidio volontario e che l’eutanasia passiva è ammessa in Italia nella misura in cui l’obbligo del medico di curare, viene a cessare qualora il malato terminale, adeguatamente informato, chieda in piena coscienza la sospensione delle cure, consapevole delle conseguenze mortali di tale atto.
Guida al processo decisionale nell’ambito del trattamento medico nelle situazioni di fine vita
E’ iscritto all’Ordine degli Avvocati di Palermo dal 2010, E.D.S. Robert Schuman 2011 Strasbourg Alumni
Le Sue aree di competenza sono il Diritto Internazionale Eurounitario, le Fonti dell’Unione Europea, La Convenzione Europea Dei Diritti Dell’Uomo (CEDU) nel Diritto Civile dei Contratti, Tutela della Proprietà, Diritto D’Autore, Diritto alla Riservatezza ed all’Oblio, Mediazione ed Arbitrato, Accesso alle Corti Europee, Diritto dei Media e dell’Informazione, Diritto ad un Equo Processo in un termine ragionevole, Case Law della Unione Europea.
Conciliatore Societario, Mediatore Civile e Commeciale dal 2010, Formatore in materia Internazionale presso il Ministero della Giustizia; Già Delegato Regionale del Tribunale Arbitrale Giudiziario Europeo nel 2013.